Almanacco

11 settembre 2001

di Andrea

New York, ore 08:46 locali. Un volo dell’American Airlines finisce la sua corsa contro la Torre nord del World Trade Center a Manhattan, tra il novantatreesimo e il novantanovesimo piano di uno dei più alti edifici mai costruiti. Tre minuti dopo sugli schermi della CNN, con cui sono collegate le televisioni di tutto il mondo, si vede la parte alta dell’edificio circondata da una nuvola di fumo nero che impedisce i soccorsi dall’alto. Le prime persone per la disperazione si gettano nel vuoto dagli ultimi piani. I media iniziano a parlare di attentato terroristico.

Diciassette minuti dopo la prima esplosione, si vede in diretta un secondo aereo dell’United Airlines, schiantarsi tra il settantasettesimo e l’ottantacinquesimo piano della Torre sud. Nei titoli di tutti i notiziari compare la scritta America under attack. Scatta la procedura d’emergenza per mettere in salvo il Presidente George W. Bush e il divieto di sorvolo su tutto il territorio nazionale. Nel frattempo un terzo aereo colpisce un’ala del Pentagono e un quarto, con obbiettivo la Casa Bianca, grazie all’eroica ribellione dei passeggeri, precipita nelle campagne della Pennsylvania.

New York (Usa) – Le Twin Tower in fiamme dopo l’attentato

L’apocalisse si completa con il crollo delle due torri tra le 10:00 e le 10:28. Il cielo di Manhattan si oscura e per i vigili del fuoco diventa arduo soccorrere i sopravvissuti. Ci vorranno settimane per accertare il numero delle vittime. Alla fine si stimerà che su oltre 17mila persone, al lavoro quella mattina nelle Torri gemelle, circa duemila avevano perso la vita, portando a tremila il numero totale dei morti, comprensivo dei passeggeri e degli equipaggi dei quattro aerei utilizzati per gli attentati.

Diciannove in tutto i dirottatori (in maggioranza originari dell’Arabia Saudita) che soltanto dopo le prime indagini si scopriranno essere da tempo oggetto di attenzione da parte dell’FBI. Seguiranno anni di polemiche, sospetti, tesi complottistiche al centro di inchieste giornalistiche e documentari. Nel frattempo il mondo continuerà a dividersi anche ed ancora tra coloro che odiano gli Stati Uniti d’America e coloro che come Oriana Fallaci continuano a pensare che siamo tutti americani, non solo nel momento della disgrazia, ma anche in quello in cui ci dobbiamo ricordare chi siamo e da dove veniamo.

L’11 settembre 2001 resterà una data epocale nella storia dell’umanità per i contraccolpi che si avranno nell’economia, nella guerra al terrorismo e soprattutto rispetto alle più stringenti misure di sicurezza che da qui in poi saranno adottate negli aeroporti. Sul luogo delle Torri gemelle verrà allestito un sacrario, meta di una cerimonia in memoria delle vittime tenuta ogni anno. Nell’aprile del 2006 si deciderà, tra dubbi e polemiche, la costruzione di un nuovo edificio, la Freedom Tower, inaugurata nel novembre 2014.

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Andrea

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