Ci vorrebbe un Rossellini per raccontare degnamente questa seconda Pasqua di guerra degli italiani. Guerra ad un nemico stavolta invisibile, di cui ora come allora il nostro Stato Maggiore non sa o non vuole calcolare le forze. Ci vorrebbe il maestro del neorealismo, e invece abbiamo soltanto i mestieranti del cinema finanziato dallo Stato (anche quello) che hanno finito per far accogliere quasi con sollievo la chiusura forzata delle sale. Sono altri, ed anche tanti, a cercare di spiegare come stanno veramente le cose, ma sempre troppo pochi e troppo poco ascoltati da una cittadinanza distratta e fottuta di paura. 🅱️

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