Cronaca

Cellulari e droga nel carcere della Dogaia, indagati agenti e detenuti

di Andrea

PRATO – Nel carcere della Dogaia è in corso un’ampia inchiesta coordinata dalla procura su un sistema illecito di ingresso di cellulari e droga nei reparti di Alta e Media Sicurezza, dove sono reclusi anche detenuti per reati mafiosi. Sono stati perquisiti 127 detenuti, di cui 27 indagati, e quattro agenti penitenziari risultano coinvolti per presunti episodi di corruzione o contatti anomali con personale esterno.

Le indagini hanno ricostruito diversi metodi usati per introdurre i telefoni: dai lanci con fionde o palloni dall’esterno, all’uso di plichi nei colloqui, fino al coinvolgimento diretto di personale penitenziario. I dispositivi venivano nascosti in doppifondi, oggetti di uso quotidiano e persino sul corpo. Perquisiti anche spazi comuni e celle: tra i 111 detenuti dell’Alta Sicurezza, 14 sono indagati; altri 13 tra i 16 ispezionati nel reparto di Media Sicurezza.

Tre agenti tra i 29 e i 32 anni sono indiziati per corruzione. Ulteriori perquisizioni sono state effettuate in Prato, Napoli, Arezzo, Roma, Firenze e Pistoia. L’indagine, partita nel luglio 2024, ha già portato al sequestro di 34 telefoni cellulari e due SIM intestate a soggetti fittizi. Nell’operazione sono stati impiegati 60 agenti in assetto antisommossa.

Foto di copertina: Prato, Carcere La Dogaia

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Andrea

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