E’ il giorno dell’Equinozio. Il Sole è allo zenith rispetto all’equatore terrestre, la durata della notte e del giorno si equivalgono, succede due volte l’anno, in occasione dei cambi di stagione a primavera ed in autunno.
A differenza dell’equinozio di primavera e dei due solstizi estivo e invernale (solstizio sta per sole fermo, nei punti rispettivamente di massima vicinanza e massima lontananza dalla Terra lungo l’orbita ellittica apparente attorno ad essa) che cadono il giorno 21 (di marzo, giugno e dicembre), l’equinozio d’autunno cade in alternativa il giorno 22 settembre oppure il 23, e ad ore sempre diverse.
La ragione sta nel fatto che il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole ha una durata temporale di 365 giorni ed un quarto, e per riallineare quel tempo con il calendario in uso è necessario ogni anno spostare almeno una delle quattro date di cambio stagionale, così come ogni quattro anni è necessario aggiungere un giorno ai 365.
In tutto il mondo, comunque, oggi cambia stagione, e notte e giorno hanno la stessa durata. Con un’unica differenza, che nessuna convenzione umana può intervenire a correggere. Nell’emisfero boreale, il nostro, oggi entra l’autunno, la stagione delle foglie che ingialliscono e muoiono. Nell’emisfero australe il mondo si apre alla stagione del risveglio. Comincia la primavera.
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