Diario

Errare humanum est …

di Andrea

Due cose non avrebbe dovuto fare Matteo Salvini nella sua vita politica. La prima fu quella di abbandonare la maggioranza di governo gialloverde nell’agosto 2019, permettendo ai suoi avversari fino a quel momento ricoverati in rianimazione di infilarsi nella stanza dei bottoni al suo posto e buttare via la chiave.

La seconda, perché a volte il destino e la storia sono magnanimi ed offrono una seconda chance, è stata quella di farsi cooptare dalla maggioranza di governo artificiale ed artefatta che Mattarella ha consegnato a Draghi perché ne facesse di cotte e di crude, ovviamente senza sentire il parere dei governati.

Con Salvini ridotto a un Di Maio in versione padana e Silvio Berlusconi ormai in stato di confondere le vicende della propria salute personale con quelle della salute del paese, si salva, per ora, soltanto Fratelli d’Italia la cui leader Giorgia Meloni ha imposto la linea ferrea dell’opposizione senza se e senza ma.

Autore

Andrea

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