E dire che fino a tutto il ventesimo secolo il nome Guantanamo evocava in tutti un ideale romantico di libertà. L’eroe dell’indipendenza cubana, il poeta Jose Martì, la cui morte in battaglia contro gli spagnoli nel 1895 aveva in pratica dato il via alla sequenza di eventi che aveva portato all’intervento dei gringos libertadores, aveva scritto i versi che poi i Joseito Fernandez e Juliàn Orbon avevano musicato dopo la vittoria contro la Spagna.
Il risultato era stato quella Guajira Guantanamera che generazioni di ragazzi in tutto il mondo hanno cantato accompagnandosi con la chitarra e inseguendo sogni romantici ad occhi aperti che vanno dal grande impegno sociale al grande amore. Il mito stesso di Che Guevara passa attraverso Guantanamera, e mostri sacri del folk come Pete Seeger, Joan Baez, José Feliciano e non ultimo Zucchero Fornaciari ne hanno fatto nel tempo un loro cavallo di battaglia.
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