Nei primi giorni autunnali, la tradizione vuole cheti parli dell’estate di San Martino, che dura tre giorni e un pochinino. Quella che può sembrare una contraddizione ha invece un’origine antica, che risale ai tempi di Martino di Tours, poi diventato San Martino, vissuto tra il 316 circa e il 397 d.C.
Il periodo viene indicato da questa espressione di solito coincide con la prima parte del mese di novembre – il giorno in cui i cattolici festeggiano San Martino è infatti l’11 novembre -, quando è possibile che si verifichino giornate molto calde e soleggiate, una rarità nella stagione autunnale, accompagnate dai colori caldi del foliage.
L’espressione estate di San Martino si riferisce alla leggenda di Martino di Tours, militare romano attivo in Gallia che, durante uno dei turni di sorveglianza notturna, mentre si trovava nella città di Amiens, in Gallia, ha incontrato un bisognoso infreddolito. Dopo avere tagliato a metà il suo mantello con la spada, il santo lo ha regalato all’uomo che si trovava per strada. Si narra che, dopo il fatto, il cielo si sia rischiarato e il clima si sia fatto più mite, come d’estate.
Lascia un commento