Almanacco

Moulin Rouge

di Andrea

Il 6 ottobre 1891 fu inaugurato uno strano locale, dove si tenevano spettacoli ancora più strani. Da fuori, sembrava un mulino a vento rosso, e infatti quello era il suo nome. Dentro, era un covo di trasgressione, anche per i tempi che si preannunciavano volutamente trasgressivi e per la città che sarebbe stata eletta a pieno titolo capitale della trasgressione: Parigi, il centro mondiale della Belle Epoque.

Posto nel quartiere di Pigalle, – già allora considerato a luci rosse, a due passi dal quartiere degli artisti, Montmartre, il Moulin Rouge richiamò da subito tutti coloro che nella notte parigina cercavano il piacere e finirono per prediligerne la sua forma più raffinata. Fu il luogo di consacrazione del can-can, la danza con cui le cortigiane richiamavano i clienti nei cabaret disseminati per i quartieri della capitale.

Il mulino a vento rosso è sempre al suo posto a Boulevard de Clichy. Simbolo inossidabile di Parigi (magari ormai un po’ sorpassato da ben altre suggestioni e trasgressioni) quanto la Tour Eiffel, è tutt’ora associato dai provinciali di tutto il mondo ad una immagine della capitale francese che non esiste più, anche se la musica del can-can è tutt’ora viva e vegeta.

Autore

Andrea

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