Con sette milioni di copie vendute in appena due mesi ed un Grammy Awards, Oh Happy Day entra nella leggenda, oltre che nell’uso comune. Non è a stretto rigore un canto natalizio, i protestanti lo usano per le cerimonie battesimali e cresimali.
In Italia è stato legato al Natale dalla pubblicità di una nota marca di spumanti a partire dal 1980. Ma soprattutto è legato ad una delle più divertenti e suggestive commedie cinematografiche americane di tutti i tempi, Sister Act (Una svitata in abito da suora).
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