La sera del 22 settembre 1943, due soldati di un reparto di SS insediatosi a Torre di Palidoro, rimangono uccisi ed altri feriti per lo scoppio di una cassa di munizioni abbandonata. Il giovane vice brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto tentò inutilmente di convincere gli ufficiali delle SS che si è trattato di un incidente.
Ventuno cittadini vennero rastrellati a Torrimpietra, ora frazione del comune di Fiumicino, e destinati per rappresaglia ad essere fucilati. Per ottenere la liberazione e salvare i cittadini innocenti, D’Acquisto si autoaccusò come responsabile dell’attentato ed il 23 settembre 1943 fu fucilato al posto degli ostaggi.
L’atto eroico del 23enne carabiniere napoletano rappresenta uno dei massimi esempi di eroismo e nobiltà d’animo nella storia del nostro paese e gli valse la medaglia d’oro al valor militare e il titolo di Servo di Dio riconosciutogli, nell’ambito del processo di beatificazione avviato da papa Giovanni Paolo II, per la santità dimostrata con l’estremo sacrificio.
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